Portico con ingresso al Teatro Anatomico (Piano terra)
Il visitatore dopo aver varcato quello che un tempo era lingresso secondario (Fig. 1) del Teatro Anatomico verso Piazza dArmi (lattuale via Berengario), si ritrova nel settecentesco portico formato da nove arcate a tutto sesto, quattro delle quali attualmente chiuse. In origine l'ingresso principale del Teatro Anatomico era dal cortile maggiore del ex Ospedale Civico di SantAgostino del 1758. A metà del porticato (Fig. 2), infatti, provenendo dal contiguo cortile dellOspedale, si accedeva mediante alcuni gradini, allatrio del Teatro anatomico. Gli studi di anatomia umana rappresentano a Modena una tradizione antica, storicamente documentabile fin dal XV secolo. Risalgono infatti a quel tempo le prime notizie di dissezioni pubbliche, esercitate per listruzione dei giovani medici ed eseguite in case private.
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Fig. 1 Ingresso su via Berengario | Fig. 2 Porticato settecentesco | Fig. 3 Veduta aerea isolato Sant'Agostino |
Nel Seicento presso il Palazzo Comunale era già esistente un Teatro anatomico stabile nel quale il noto anatomo-patologo Francesco Torti (1658-1741) teneva lezioni di medicina ed eseguiva molte dissezioni di cadaveri. Tuttavia il Teatro ebbe vita breve perché già nel 1713 venne trasformato in un teatro da opere e commedie, chiamato poi teatro Molza. Gli studi di anatomia si ridussero così a lezioni teoriche anche se allOspedale SantAgostino si continuavano a eseguire dissezioni di cadaveri. La progressiva evoluzione delle scienze mediche rese necessarie strutture per lo studio dellanatomia umana stabili. In un primo tempo si pensò alla costruzione di un teatro anatomico allinterno del palazzo dellUniversità, ma poi appurata linadeguatezza della soluzione, si preferì costruirlo allinterno dellisolato dellOspedale. Si scelse larea in cui sorgeva la cappella di San Nicolò, obitorio dellOspedale, che venne demolita e ricostruita nello spazio adiacente (Fig. 3).
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Fig. 4 Busto in gesso raffigurante Antonio Scarpa | Fig. 5 Progetto del Teatro Anatomico, 1773. ASMo | Fig. 6 Ingresso all'atrio del Teatro Anatomico |
Così nel 1773 sotto limpulso del Duca Francesco III, al quale si deve la riforma universitaria che trasformò lo Studio Pubblico di Modena in Università Estense, iniziarono i lavori per la costruzione di un Teatro Anatomico stabile destinato allinsegnamento dellAnatomia. Il progetto fu eseguito da Antonio Scarpa (Fig. 4), docente di anatomia dellAteneo modenese dal 1772 al 1783, che si ispirò a quello di Girolamo Frabrizio dAcquapendente dellUniversità di Padova, il più antico (1594) in Italia. Il nuovo fabbricato del Teatro Anatomico venne inaugurato ufficialmente nel gennaio 1775 con unapprezzatissima lezione in latino dello stesso Scarpa. La costruzione originale del Teatro, costituito soltanto dal pian terreno, comprendeva il porticato, quattro camere che si estendevano parallelamente al porticato, un atrio che dava adito alla torre ottagonale costituente il teatro vero e proprio e due laboratori situati a fianco dellottagono. Dalla mappa raffigurante il progetto del Teatro è interessante notare le due versioni di ricostruzione della cappella di San Nicolò; delle due fu attuata quella disegnata a parte in alto (Fig. 5) . Il portale dellatrio del Teatro Anatomico presenta in alto una raffinata rostra con leggiadri motivi decorativi vegetali in ferro battuto (Fig. 6). Al di sopra è ancora presente la lapide marmorea commemorativa che ricorda lanno di fondazione del Teatro (Fig. 7).
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Fig. 7 Lapide sul portone d'ingresso all'atrio del Teatro Anatomico |